Con la presentazione di ’Fake Art Exhibition Posters’ Felix Humm ritiene che sia giunto il momento di aggiornare la sua intera opera d’arte visiva. Come grafico esperto, ritiene che il suo modo personale di mantenere vive le sue opere consista nel riprodurle sotto forma di manifesti. Per dare loro la dignità che meritano, egli fabbrica eventi immaginari per i quali realizza manifesti per ipotetiche mostre di varie opere.
È nello spirito del nostro tempo creare l’idea di una mostra di manifesti per mostre... mai realizzate! Le opere originali esistenti hanno ispirato i manifesti, che confermano l’esistenza di opere d’arte virtualmente presenti.
Un gioco di rimandi, un’oscillazione tra realtà e virtualità in cui quello che resta di tangibile e centrale è la concezione grafica dei manifesti, una ricerca che continua a far parte delle sue corde e che accoglie in sé un’immensa produzione artistica presente in assenza.
Con la presentazione di ’Fake Art Exhibition Posters’ Felix Humm ritiene che sia giunto il momento di aggiornare la sua intera opera d’arte visiva. Come grafico esperto, ritiene che il suo modo personale di mantenere vive le sue opere consista nel riprodurle sotto forma di manifesti. Per dare loro la dignità che meritano, egli fabbrica eventi immaginari per i quali realizza manifesti per ipotetiche mostre di varie opere.
È nello spirito del nostro tempo creare l’idea di una mostra di manifesti per mostre... mai realizzate! Le opere originali esistenti hanno ispirato i manifesti, che confermano l’esistenza di opere d’arte virtualmente presenti.
Un gioco di rimandi, un’oscillazione tra realtà e virtualità in cui quello che resta di tangibile e centrale è la concezione grafica dei manifesti, una ricerca che continua a far parte delle sue corde e che accoglie in sé un’immensa produzione artistica presente in assenza.